Come avviene il processo di compostaggio
Il compostaggio inizia non appena il materiale viene sistemato in cumulo (in modo tale da conservare calore): la miscelazione iniziale permette di raggiungere il giusto grado di ossigenazione per l’inizio dell’attività di trasformazione.
Nel processo di compostaggio si distinguono due fasi principali:
biossidazione: i microrganismi in presenza di ossigeno degradano la frazione organica immediatamente assimilabile (zuccheri, amminoacidi, ecc) in composti semplici quali CO2, H2O e sali minerali. Le temperature si innalzano a causa delle trasformazioni chimiche in atto ad opera dei microrganismi;
maturazione o umificazione: quando i processi biologici rallentano e le temperature iniziano a scendere perché si è esaurita la frazione organica più facilmente fermentiscibile, mutano i microrganismi attivi. Il processo continua portando alla formazione di sostanze umiche derivanti dalla polimerizzazione ossidativa di acidi fenolici e fenoli (cataboliti della lignina), tannini e polifenoli
Il processo di compostaggio è condotto principalmente da diverse popolazioni di microrganismi aerobi che decompongono il materiale organico al fine di accrescersi e riprodursi.
In corrispondenza delle varie fasi del compostaggio si affermano e predominano differenti popolazioni microbiche.
Nella prima fase avviene la degradazione della sostanza organica più facilmente degradabile (zuccheri, amminoacidi, ecc) ad opera di microrganismi aerobi termofili che consumano ossigeno e producono calore (reazione termofila). Inizialmente, prima dello sviluppo della popolazione microbica, la temperatura è relazionata alle condizioni ambientali e alle caratteristiche del materiale, ma non appena i microrganismi termofili iniziano la degradazione, la temperatura si innalza bruscamente fino a raggiungere 60-65° C. Raggiunto il picco, che peraltro permette l’inattivazione di patogeni e semi di infestanti presenti, la temperatura inizia a scendere e ad assestarsi.
Nella seconda fase ad un’attività microbica meno energica, corrisponde un abbassamento della temperatura (intorno ai 40-45°C) e il completamento del processo di decomposizione che riguarda le molecole più complesse. Con l’abbassamento della temperatura mutano quindi le popolazioni di microrganismi attive che passano da quelle mesofile a quelle psicrofile, presenti alla fine del processo (temperatura simile a quella ambientale). Questa seconda fase può durare anche alcuni mesi in funzione della qualità e dell’omogeneità dei materiali iniziali.
Il compostaggio porta ad una riduzione del volume variabile tra ¼ e metà del volume della biomassa iniziale. Per lo più, tale abbattimento è dovuto all’evaporazione dell’acqua e alla perdita di CO2 oltre che alla riduzione della pezzatura del materiale.
Nonostante le perdite di azoto ammoniacale, la maggior parte dei nutrienti resta inalterata nel compost legata però ai composti più stabili: ciò porta ad un materiale ammendante a lento rilascio dei fattori nutritivi.