Le stazioni di misura
• Nel 1961 fu installata nei pressi dell’edificio aziendale di Vezzolano una stazione meteorologica meccanica dotata di termoigrografo (Salmoiraghi, serie 1750), pluviografo (SIAP Bologna), anemometro con totalizzatore del vento filato (dal 1971) ed in seguito anche di un evaporigrafo e un misuratore di radiazione solare con registratore grafico (dal 1981). La strumentazione era posizionata in una capannina meteorologica in legno, a circa 1,3 m di altezza dal basamento in calcestruzzo. La calibrazione degli strumenti era effettuata periodicamente e gli interventi venivano registrati su riepiloghi mensili dei dati giornalieri, così come eventuali malfunzionamenti. Tale stazione rimase in funzione in modo pressoché continuo fino al 2006. Dal 1971 al 2005 erano presenti in corrispondenza della stazione storica anche un termometro a mercurio (min/max) ed un pluviometro manuale.
• Nel 1984 fu messa in funzione una seconda stazione meteorologica automatica, adiacente alla precedente, che rilevava anche radiazione solare, direzione e intensità del vento e l’evaporazione da una vasca di diametro 1200 mm ed altezza 250 mm (classe A), all’interno della quale era installato il sensore di evaporazione. L’evaporimetro era operativo nel periodo aprile-ottobre. La stazione fu in funzione fino al 1996.
• A fine anni ’90 fu operativa anche una capannina meteorologica che comprendenca anche l’acquisizione della temperatura del terreno a due diverse profondità (10 e 20 cm) in vigneto, oltre a temperatura e umidità dell’aria (in capannina mediante termoigrografo SIAP) e radiazione solare globale (solarimetro SIAP).
• Tra il 1992 e il 1996 in un vigneto impiantato a “girapoggio” sono state delimitate due parcelle con diversa gestione dell’interfila, ciascuna delle quali delimitata idraulicamente e dotata di un sistema di raccolta e misurazione del deflusso ed erosione del suolo, costituito da canaline che convogliano l’acqua a vasche di raccolta dotate di misuratori di portata a tazze basculanti. Dopo ogni evento erosivo una quantità di acqua in uscita dal sistema veniva prelevata per determinare la concentrazione di suolo e definire così l’entità dell’erosione prodotta dalle precipitazioni, registrate a loro volta attraverso le vicine stazioni agro-meteorologiche.
• A partire dal marzo 2002, la stazione automatica fu sostituita da una centralina della Rete Agrometeorologica Regionale (RAM), con sensori per la misura di precipitazione, temperatura, umidità dell’aria su base oraria e trasmissione in remoto dei dati.
Fig. 4 - Stazione automatica della rete RAM (a sinistra) posizionata accanto alla capannina meteorologica storica.
Fig. 5 - Misuratore a bascula del deflusso superficiale da una parcella di vigneto in funzione.