Il modello RUSLE

Con lo scopo di studiare e prevenire il fenomeno dell’erosione del suolo, sono state svolte numerose ricerche e sono stati messi a punto diversi modelli.  Tra i vari modelli sviluppati ed attualmente tra i maggiormente utilizzati troviamo quello USLE (Universal Soil Loss Equation) (Wischmeier and Smith, 1978) e la sua versione revisionata (RUSLE, Revised Universal Soil Loss Equation) (Renard et al., 1997). In particolare, per la stima del tasso di erosione la RUSLE tiene conto di diversi fattori:

A=R*K*L*S*C*P

che rappresentano: i) l’erosività della pioggia R (MJ mm ha⁻¹ h⁻¹ yr⁻¹), ii) l’erodibilità del suolo K (t h MJ⁻¹ mm⁻¹), iii) le caratteristiche topografiche dell’area (lunghezza L e pendenza S), iv) il tipo di copertura e gestione del suolo C e v) le pratiche complementari P, che possono avere un’azione positiva o negativa sul tasso erosivo annuo. A rappresenta la perdita di suolo annua media per erosione, per unità di superficie (Mg ha⁻¹ yr⁻¹).

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Il modello RUSLE si è diffuso prima di tutto negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo come strumento per fornire agli agricoltori e operatori del settore una conoscenza e quindi una maggiore consapevolezza di quanto e come le scelte di uso del suolo ed agronomiche possono influenzare la perdita di suolo fertile, allo scopo di orientare l’agricoltura verso una maggiore sostenibilità.

Il modello ha natura empirica, tuttavia è molto utilizzato su diverse scale di analisi in tutto il mondo, pur necessitando della calibrazione locale dei diversi fattori considerati.

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